COMUNICATO STAMPA - CODICE IDENTIFICATIVO PER GLI APPARTAMENTI TURISTICI: IN LOMBARDIA E' LEGGE

Per Federalberghi Varese si tratta di un passo nella direzione auspicata con il suo impegno nella lotta contro l’abusivismo

Varese – Grande soddisfazione da parte di Federalberghi Varese per l’introduzione del “Codice identificativo di riferimento” istituito dal Consiglio Regionale della Lombardia nell’ambito della normativa che regola le attività del settore turistico. Il Codice, infatti, è uno strumento in più per controlli efficaci contro il fenomeno del sommerso nel settore turistico ed è anche una garanzia di trasparenza per turisti e cittadini.

La soddisfazione è dettata dal fatto che questo provvedimento va nella direzione auspicata dall’associazione, impegnata da tempo nel denunciare il fenomeno del sommerso legato all’uso turistico delle abitazioni private, che ha assunto in questi ultimi anni dimensioni sempre più ragguardevoli, sulla spinta dei portali on line.

Questo fenomeno ha creato – come denunciato in un convegno organizzato a Varese nel settembre scorso - il moltiplicarsi di comportamenti irregolari in termini di registrazione dei clienti, di riscossione e versamento dell’imposta di soggiorno e di rispetto degli obblighi fiscali, con impatti distorsivi sulle regole della competizione nel settore dell’ospitalità.

«Il provvedimento appena approvato – dice il presidente di Federalberghi Varese, Frederick Venturi – è uno strumento volto a contrastare l’abusivismo e ad aiutare i Comuni nel loro compito di controllo e vigilanza». Con questo ulteriore tassello, l’attuale normativa di Regione Lombardia in materia turistica, delineatasi nel corso dell’ultima legislatura, si pone come normativa all’avanguardia e si allinea al trend affermatosi a livello europeo ed internazionale rispetto a uno sviluppo sano e corretto della sharing economy, che non può significare elusione delle regole.
Il provvedimento inoltre offre maggior tutela anche ai turisti, che avranno un prodotto ricettivo in linea con gli standard indicati dalla legge regionale; anche i cittadini si sentiranno più sicuri perché l’attività extralberghiera sarà più trasparente e verificabile, attraverso l’obbligo di comunicazione dei nominativi degli alloggiati.
«Quello che abbiamo sempre auspicato –conclude il presidente di Federalberghi Varese – è che ci siano leggi e regole chiare e valide per tutti, per evitare zone d’ombra e comportamenti che danneggiano la concorrenza».

ALLEGATO:

ARTICOLO "LA PREALPINA" - 20 gennaio 2018

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